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Questo è un vero romanzo epistolare: Sergio ripercorre attraverso queste lettere la sua vita, la sua carriera di medico, artista, volontario, intellettuale e ambientalista. Scorrendo questo catalogo di polemiche civili si procede attraverso tutte le attività che lo hanno coinvolto e si conoscono le opinioni, sempre espresse con pacatezza ed onestà, di un uomo mai indifferente a ciò che lo circonda. La scienza dell'agopuntura - studiata, praticata ed insegnata - gli ha trasmesso in eredità l'uso degli aghi anche per punzecchiare attraverso la parola e lo scritto. E lo fa spesso. Qui abbiamo la cronistoria delle sue battaglie ambientali, delle sue scoperte artistiche e, soprattutto, delle fatiche per avvicinare le sue due principali passioni: la medicina occidentale e quella tradizionale cinese. Scrupoloso e curioso, non è insensibile a ciò che vede o a quel che incontra casualmente: prende ogni incarico non come una medaglia onorifica da mostrare ma come un compito da onorare con approfondimento e lavoro, anche correndo il rischio di trasformarsi spesso in disturbatore degli equilibri consolidati. Ma sempre con gentilezza e senso della misura perché non dimentica mai il finale dell'antico giuramento di Ippocrate: «E a me sia concesso di godere della vita e dell'arte, onorato dagli uomini». (Mauro Baioni)